mercoledì 28 maggio 2014

Primo Viaggio di V.G.Cechov

TRADUZIONE LETTERALE

1.Molti anni fa Elisabetta Andrevna Lorina accompagnò Valja, che allora era una ragazza di otto anni, da sua sorella a Kiev partendo da Minsk:
-Dai ascolto alla zia Masha. Io ho mantenuto la mia promessa, ti ho portata a Kiev, dato che sei stata ammessa eccellentemente alla seconda classe. Guarda, affinché sia così ,come abbiamo stabilito.
Gli ultimi consigli, un bacio, le lacrime di una madre impressi vagamente nella mente di una bambina. Attorno tutto era nuovo, allegro. Il vagone ondeggiava come un'altalena, in fondo qualcosa bussava, come se volesse rimproverare la stessa cosa, fuori dalla finestra passavano tutte le cose nuove e i nuovi posti.
Lentamente si avvicinò la notte. La ragazza non aveva molto sonno e si addormentò momentaneamente.

2.Le impressione del primo viaggio si impressero nella mente di Valja per tutta la vita. Ma i giorni trascorsi presso la zia Masha si imprimevano ancora meglio.Scese dal vagone percorsero in macchina come un grande giardino, da quanti alberi c'erano sulla strada. A Valja più di tutto piacque il boulevard, sul quale c'era il monumento ai grandi poeti ucraini. Quando la zia accompagno Valja vicino al monumento, la ragazza non poté staccare gli occhi dalla moltitudine di fiori...

I giorni passavano uno dopo l'altro, pieni di rumore e gioia. Arrivarono da Valja anche gli amici, insieme andarono al cinema, con i genitori andarono con un piccolo piroscafo sul lato del Dnepr, dove c'era la spiaggia cittadina. Valja scrisse una lettera alla mamma e la invitò a raggiungerla presto, poiché lì c'era felicità.


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