domenica 29 aprile 2012

Diario degli errori -Ennio Flaiano-

Agire come Bartleby lo scrivano. preferire sempre di no.non rispondere a inchieste, rifiutare interviste, non firmare manifesti, perchè tutto viene utilizzato contro di te, in una società che è chiaramente contro la libertà dell’individuo e favorisce però il malgoverno, la malavita, la mafia, la camorra, la partitocrazia, che ostacola la ricerca scientifica, la cultura, una sana vita universitaria dominata dalla burocrazia, dalla polizia, dalla ricerca della menzogna, dalla tribù, dagli stregoni della tribù, dagli arraffoni, dai meridionali scalatori, dai settentrionali discesisti, dai centrali centripeti, dalla chiesa, dai servi, dai miserabili, dagli avidi di potere a qualsiasi livello, dai convertiti, dagli invertiti, dai reduci, dai mutilati, dagli elettrici, dai gasisti, dagli studenti bocciati, dai pornografi,poligrafi, truffatori, mistificatori, autori ed editori. Rifiutarsi, ma senza specificare la ragione del tuo rifiuto, perchè anche questa verrebbe distorta, annessa, utilizzata. Rispondere:no. Non credere alle lusinghe della televisione. Non farti crescere i capelli, perchè questo segno esterno ti classifica e la tua azione può essere neutralizzata in base a questo segno. Non cantare, perchè le tue canzoni piacciono e vengono annesse.Non preferire l’amore alla guerra, perchè anche l’amore è un invito alla lotta. non preferire niente. Non adunarsi con quelli che la pensano come te, migliaia di no isolati sono più efficaci di milioni di no di gruppo. Ogni gruppo può essere colpito, annesso, utilizzato, strumentalizato. alle urne metti la tua scheda bianca sulla quale avrai scritto: No. Sarà il modo segreto di contattarci. Un No! Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì. I quali si chiederanno che cosa non viene apprezzato nel loro ottimismo.

domenica 15 aprile 2012

Citazioni da Siddharta

... Ho trovato un pensiero,Giovinda,che tu riterrai di nuovo uno scherzo o una sciocchezza,ma che è il migliore di tutti i miei pensieri. Ed è questo : D'OGNI VERITA' ANCHE IL CONTRARIO E' VERO!
In altri termini:una verità si lascia enunciare e tradurre in parole soltanto quando è unilaterale. E unilaterale è tutto ciò che può essere concepito in pensieri ed espresso in parole,tutto unilaterale,tutto dimidiato,tutto privo di totalità,di sfericità,di unità. Quando il sublime Gotama nel suo insegnamento parlava del mondo,era costretto a dividerlo in samsara e nirvana,in illusione e verità,sofferenza e liberazione. Non si può far diversamente,non c'è altra via per chi vuole insegnare. Ma il mondo in sé, ciò che esiste intorno a noi e in noi,non è unilaterale. Mai un uomo,o un atto è tutto samsara o tutto nirvana,mai un uomo è interamente santo o interamente peccatore. Sembra così,perché noi siamo soggetti alla illusione che il tempo sia qualcosa di reale. Il tempo non è reale,Giovinda;questo io l'ho appreso ripetutamente,in più d'una occasione. e se il tempo non è reale,allora anche la discontinuità che sembrava esservi tra il mondo e l'eternità,tra il male e il bene, è un'illusione.




... No,nel peccatore è, già ora, oggi stesso, il futuro Buddha, il suo avvenire è già tutto presente, tu devi venerare in lui, in te, in ognuno il Buddha potenziale, il Buddha in divenire, il Buddha nascosto. Il mondo,caro Giovinda,non è imperfetto o impegnato in una lunga via verso la perfezione: no,è perfetto in ogni istante,ogni peccato porta già in sé la grazia, tutti i bambini portano già in sé la vecchiaia,tutti i lattanti la morte, tutti i morenti la vita eterna.
Non è concesso all'uomo di scorgere a che punto sia il suo simile della propria strada: in briganti e in giocatori d'azzardo si cela il Buddha,nel Brahmino può celarsi il brigante.




..."Quando qualcuno cerca" rispose Siddharta " allora accade facilmente che il suo occhi perda la capacità di vedere ogni altra cosa, fuori di quella che cerca, e che egli non riesca a trovare nulla, non possa assorbire nulla, in sé, perché pensa sempre unicamente a ciò che cerca, perché ha uno scopo, perché è posseduto dal suo scopo. Cercare significa : avere uno scopo. Ma trovare significa : essere libero, restare aperto, non avere scopo. Tu, venerabile, sei forse di fatto uno che cerca, poiché, perseguendo il tuo scopo, non vedi tante cose che ti stanno davanti agli occhi. "

venerdì 13 aprile 2012

La casa sopra i portici

"La casa sopra i portici" scritto da Carlo Verdone è un libro veramente carino. Non sarà di certo un capolavoro letterario e non ha nemmeno la pretesa di esserlo,ma può essere considerato comunque bello. Si legge molto facilmente,scorre bene(io l'ho letto in due giorni). E' ricco di flash e aneddoti molto divertenti,quasi da film, della famiglia Verdone negli anni in cui Carlo viveva nella casa sopra i portici. Se avete voglia di leggere qualcosa di leggero e veloce ve lo consiglio !

Cosa ne pensate?

giovedì 12 aprile 2012

Chi è Tripp Magsy

Tripp è un personaggio fittizzio autore di tutto quello che state leggendo o che leggerete. Tripp ha la tua stessa età. E potrai pensare"wow...aspetta... ma come fa ad avere proprio la mia stessa età? L'età di tutti coloro che stanno leggendo?" Bhè Tripp ha la tua stessa età , fidati. E' giovane,ma anche vecchio,è un bambino e una persona matura. E' un po' speciale,è così che si dice quando non sai bene come definire una persona,quando non sai inquadrarla in quelle categorie che di solito si usano, no?
Tripp è abbastanza lunatico. Quello che scrive,lo scrive perché lo sente davvero non perché è alla ricerca spasmodica di visualizzazioni. Anzi scriverà di rado poiché lui preferisce carta e inchiostro, ci si sente più a suo agio, sente che con loro può confidarsi apertamente senza essere giudicato. Questa finestra luminosa gli crea qualche timore. Non ci è abituato e forse non ci si abituerà mai. Forse è troppo luminosa...le cose belle sono luminose...forse è troppo bella,perfetta e a Tripp non piacciono le cose troppo belle o troppo perfette,non gli sono mai piaciute e chissà se mai un giorno gli potranno piacere. Lui preferisce le cose che portano con sé quel senso di fatiscenza,come dire...vissuto,usato,strappato,lacerato..lo trova affascinante perché è quello che gli sembra essere più reale. Quel che potrete scoprire su Tripp, in parte lo scoprirete qui. I suoi pensieri,le cose che gli piacciono,quelle che non gli piacciono,i suoi ragionamenti svalvolati...e altro...forse lo apprezzerete,forse lo disprezzerete,ma questo è normale,non è vero?!

mercoledì 11 aprile 2012

Non c'è niente di più rilassante della pioggia. Il suo scrosciare ti culla. La sera,la notte. E' un'altra dimensione. Ti fa riflettere. Un po' di malinconia. Un po' di ispirazione. Ti avvolgi in una coperta in compagnia di un buon libretto e ti lasci inondare. Il tempo si ferma mentre fuori la pioggia corre. E' una cascata,un flusso continuo,una maratona di goccioline. Le prime hanno tagliato il traguardo sul cemento,sulla terra e sono seguite a raffica dalle  loro compagne ritardatarie che gli si scaraventano addosso. Inizia la sinfonia. I rumori si mescolano,mentre la base di sottofondo è lo scrosciare monotematico dal cielo verso la terra si distinguono le voci solitarie di quelle che hanno scelto strade secondarie contro le finestre e attraverso canale rotte. La pioggia ti fa sentire al sicuro nel tuo angolino asciutto e protetto,nel tuo rifugio da cui puoi goderti lo spettacolo. Il palchetto d'onore a teatro.